Il furto di beni fisici è la tipologia più comune (22%), seguita da casi di frode da parte di un venditore, un fornitore o nel processo acquisti (17%) e furto d’informazioni (15%).
Non è sufficiente quindi che le società si proteggano contro i furti aziendali solo dai rischi esterni: la principale causa di frode subita dalle imprese è rappresentata dai dipendenti stessi.
Uno dei settori più colpiti è quello del commercio e della grande distribuzione organizzata. Sul fronte della sicurezza informatica, secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio Information Security & Privacy della School of Management del Politecnico di Milano, un terzo delle aziende ha subito perdita o furto di dati negli ultimi 12 mesi. Le principali fonti di attacco riscontrate provengono da fonti esterne come le associazioni criminali (nel 58% dei casi) o gli hacktivist (46%), ma va riposta attenzione anche a quelle interne, come gli stessi lavoratori (49%) e i consulenti aziendali (30%).
Il furto o tentato furto di beni aziendali da parte del dipendente può essere motivo di licenziamento per giusta causa in quanto, trattandosi di fatto grave, lede il vincolo fiduciario tra azienda e dipendente e non consente quindi la prosecuzione del rapporto di lavoro, neppure provvisoria.
Evidenziamo come sia irrilevante, ai fini del venir meno dell’elemento fiduciario, la circostanza della modestia economica del bene sottratto. E’ infatti irrilevante l’assenza o la tenuità del danno patrimoniale a carico del datore di lavoro. Ciò che rileva è la idoneità della condotta tenuta dal lavoratore a porre in dubbio la correttezza futura nell’adempimento della prestazione lavorativa.
L’onere dalla prova dei furti aziendali da parte del dipendente spetta all’azienda.
Per l’azienda diventa quindi fondamentale raccogliere elementi di prova legalmente validi da far valere in giudizio.
Per tutelarsi l’azienda può affidarsi ad un’agenzia investigativa che sia in grado di svolgere investigazioni aziendali mirate alla raccolta di elementi di prova concreti, inoppugnabili e soprattutto validi dal punto di vista legale. In questo modo il datore di lavoro può procedere al licenziamento per giusta causa del dipendente che ha commesso il furto o una frode sul lavoro.
L’agenzia investigativa deve indicare espressamente nel mandato il nominativo di eventuali investigatori privati esterni.
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Fabrizio Melis, abilitato all'esercizio della professione di avvocato, è investigatore privato titolare di Istituto Investigativo in virtù della licenza n. 57686 rilasciata dalla Prefettura di Cagliari. La capacità di offrire un'ampia gamma di servizi altamente professionali deriva, oltre che dall'esperienza pluriennale del titolare, in campo investigativo e della vigilanza, giuridico e informatico, sia nel settore pubblico che in quello privato, da una solida rete di collaborazioni dell’Agenzia investigativa con altri professionisti operanti nel territorio nazionale.
Attività di ricerca e individuazione elementi di prova da far valere nel contesto del processo penale. Furti e danneggiamenti, truffe, stalking
Attività di investigazioni, ricerche o raccolta di informazioni per conto di privati e aziende. Controllo dipendenti o soci infedeli, ammanchi
Rapporti sulla consistenza patrimoniale di privati e aziende. Indicatori economici e finanziari. Informazioni su imprese, veicoli, immobili
Indagini Informatiche e Scientifiche: recupero dati, ricerche sulla rete internet, trascrizioni e perizie, sicurezza informatica, analisi del DNA
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Accertamento delle circostanze di un sinistro, rilievi, reperimento prove testimoniali al fine evitare truffe o abusi
Individuazione di strumenti occultati per captazione audio-visiva (microspie). Bonifiche ambientali, telefoniche, informatiche
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