Indagini contro le truffe assicurative

• Da Fabrizio Melis
• In Indagini assicurative
• Pubblicato il 1 Settembre 2021

Indagini contro le truffe assicurative

Indagini contro le truffe assicurative. L’investigatore privato in qualità di accertatore antifrode

Il tema delle truffe alle assicurazioni è uno dei più diffusi nel panorama dei delitti contro il patrimonio mediante frode. Di esso si occupa l’art. 642 c.p. che al comma 1 recita quanto segue: “Chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione, distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione è punito con la reclusione da uno a cinque anni.”

Il contrasto alle truffe assicurative

L’ampia diffusione del reato porta a riflettere su quali strumenti adottare per combatterlo. La condotta incriminata causa indirettamente un danno all’intera collettività. Il bene oggetto di tutela diretta da parte della norma è il patrimonio assicurativo. Tuttavia è altrettanto vero che essa tutela, in via indiretta, il patrimonio di tutti gli assicurati. Questi ultimi, a causa delle diffuse frodi si trovano a pagare premi assicurativi sempre più elevati.

L’investigatore privato nel ruolo di accertatore

Appare dunque determinante l’apporto delle agenzie investigative per le indagini contro le truffe assicurative. Gli investigatori accertano le dinamiche dei fatti e le responsabilità, fornendo prove in grado di smascherare la celata frode.

Gli accertamenti in questione prevedono, fra gli altri, l’audizione di testimoni e l’esame delle prove documentali per ricostruire i fatti.

Sempre più spesso gli incarichi antifrode vengono attribuiti ad agenzie investigative specializzate dalle stesse compagnie assicurative. Talvolta gli incarichi vengono affidati anche dai privati interessati.

Proprio con riferimento al mandato assicurativo è di interesse la recente pronuncia della Corte Europea dei diritti dell’uomo. La Corte ha riconosciuto che le compagnie assicurative non violano la privacy dei loro clienti se assumono un investigatore privato per indagare sulla loro condotta.