La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la sentenza del Tribunale della medesima sede ed ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa di un dipendente di Autostrade per l’Italia S.p.a. La stessa azienda ha usufruito di un agenzia di investigazione privata che ha documentato i movimenti del dipendente nei giorni in cui erano stati concordati i permessi. Il dipendente infedele non si è recato nell’abitazione della persona assistita nei due giorni di permesso e ha utilizzato tale permesso per riposarsi. L’agenzia ha fornito evidenze del fatto che l’individuo controllato non sia mai uscito dalla propria abitazione dalle 06:30 del mattino fino alle 21:00 della sera.
E’ così che sia in primo che in secondo grado di giudizio, i giudici confermano la legittimità del licenziamento e la compromissione del vincolo fiduciario con il datore di lavoro, affermano ancora meglio il principio per cui le ore di permesso debbano essere utilizzate prevalentemente per assistere la persona disabile.
Come già ribadito con la sentenza n. 29062 del 05 Dicembre 2017, il dipendente può ricavarsi delle ore per la propria vita privata durante la giornata di permesso per assistere un disabile, a patto “che risultino complessivamente salvaguardati i connotati essenziali di un intervento assistenziale che deve avere carattere permanente, continuativo e globale nella sfera individuale e di relazione del disabile”.
Utilizzare i permessi per finalità diverse rispetto a quello previste dalla legge è causa di licenziamento per giusta causa. Questo non significa trascorrere tutte le ventiquattro ore con la persona assistita, ma buona parte della giornata deve essere orientata a tale scopo e non ad attività del tutto estranee allo stesso, ivi compreso il riposo.
Con questa sentenza, la Cassazione sancisce anche il principio per cui bastano anche solo due episodi, adeguatamente documentati, per giustificare il licenziamento in tronco del dipendente.
L’agenzia investigativa deve indicare espressamente nel mandato il nominativo di eventuali investigatori privati esterni.
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