Con la sentenza n. 25966 del 2016, la Corte di Cassazione ha parzialmente ribaltato la precedente decisione della corte d’appello in cui si rigettava la richiesta dell’ex coniuge che chiedeva il riconoscimento della domanda di addebito. L’uomo era stato condannato anche a versare alla moglie un assegno di mantenimento pari a 400 euro mensili.
Gli ermellini hanno dato ragione all’ex marito. Se la moglie lascia il tetto coniugale, come avvenuto in questo caso, l’addebito della separazione è automatico in quanto vi è stata una violazione dell’obbligo di convivenza, a meno che non dimostri che all’origine di tale comportamento ci sia stata una giusta causa: “viene meno in tal senso da parte del richiedente l’obbligo di provare il rapporto di causalità tra la violazione e l’intollerabilità della convivenza; sarà l’altra parte a dover provare la giusta causa dell’allontanamento che potrebbe consistere in un comportamento negativo del coniuge o magari in un accordo tra i due coniugi per dare vita, almeno temporaneamente, ad una separazione di fatto, in attesa di una successiva formalizzazione”.
Resta in capo alla ex moglie provare la causa del proprio allontanamento dall’abitazione. Provare, ad esempio, che ciò è dipeso dal comportamento negativo dell’ex marito che ha resto intollerabile la convivenza e che ha causato la rottura definitiva del rapporto coniugale. L’onere della prova, quindi viene ribaltato, se lei non fornisce alcuna prova la domanda di addebito da parte dell’ex coniuge viene accolta in maniera automatica.
In tal caso, il ruolo dell’investigatore privato può essere determinante per provare che, di fatto, uno dei coniugi non dimora più nell’abitazione coniugale, anche al fine di consolidare tali circostanze in un preciso arco temporale.
L’agenzia investigativa deve indicare espressamente nel mandato il nominativo di eventuali investigatori privati esterni.
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Fabrizio Melis, abilitato all'esercizio della professione di avvocato, è investigatore privato titolare di Istituto Investigativo in virtù della licenza n. 57686 rilasciata dalla Prefettura di Cagliari. La capacità di offrire un'ampia gamma di servizi altamente professionali deriva, oltre che dall'esperienza pluriennale del titolare, in campo investigativo e della vigilanza, giuridico e informatico, sia nel settore pubblico che in quello privato, da una solida rete di collaborazioni dell’Agenzia investigativa con altri professionisti operanti nel territorio nazionale.
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