Cassazione: addebito anche per relazione extraconiugale omosessuale.

• Da Fabrizio Melis
• In Separazione & Divorzi
• Pubblicato il 8 Maggio 2018

Cassazione: addebito anche per relazione extraconiugale omosessuale.

La relazione extraconiugale omosessuale è stata equiparata a quella eterosessuale e per entrambe è previsto l’addebito per separazione se esiste un nesso di causalità.

Il tradimento ha subito dei cambiamenti profondi di pari passo con le trasformazioni sociali. Se prima la relazione extraconiugale era caratterizzata da rapporti sentimentali e sessuali con persone di sesso opposto, negli ultimi tempi è emerso l’aumento di infedeltà con persone dello stesso sesso. Gli ultimi dati Istat registrano numeri in aumento, una coppia su due tradisce e nel 7% dei casi chi tradisce lo fa con una persona dello stesso sesso.

Ma cosa succede in questi casi se il il coniuge infedele viene scoperto? Quali conseguenze giuridiche subisce?

La Corte di Cassazione nel 2009 con la sentenza n. 7207 ha stabilito che è considerato tradimento anche quello che avviene con un nuovo partner dello stesso sesso. Nello specifico, un uomo ha visto respinto il proprio ricorso in cui chiedeva l’annullamento dell’addebito per separazione e dell’assegno di mantenimento all’ex coniuge poiché la relazione extraconiugale, che aveva causato il deterioramento del rapporto coniugale, era avvenuta con una persona dello stesso sesso ed era stata solo l’epilogo di una relazione già da tempo compromessa.

Gli Ermellini hanno confermato la violazione dell’obbligo della fedeltà coniugale in essere all’art. 143 del codice civile, sottolineando il nesso di causalità ed effetto tra il tradimento e la rottura del rapporto coniugale, considerando anche il comportamento dell’uomo che aveva lasciato la casa coniugale per convivere con il nuovo compagno.

La relazione extraconiugale omosessuale è stata quindi equiparata a quella eterosessuale e per entrambe deve essere predisposto l’addebito per separazione se sussiste il nesso di causalità, ovvero se il tradimento viene considerato la causa della rottura del rapporto coniugale e non la conseguenza.

Art. 143. Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri [151, 160, 316; 29, 30 Cost.].
Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze  e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia .