Divorzio: no al mantenimento se viene dimostrata la convivenza

• Da Fabrizio Melis
• In Separazione & Divorzi
• Pubblicato il 8 Marzo 2017

Divorzio: no al mantenimento se viene dimostrata la convivenza

Il diritto al mantenimento derivante da separazione o divorzio viene meno nel caso in cui il coniuge intraprende una nuova convivenza con un’altra persona.

La Cassazione, con l’ordinanza n. 4649/2017, la ribadito l’orientamento in tal senso.

Nel caso di specie, i giudici di merito avevano avevano disposto l’obbligo per un uomo di corrispondere all’ex moglie un assegno di mantenimento mensile di 250 euro.
Ma la Corte di Cassazione ha ribaltato tale decisione. La legittimità dell’assegno era stata, infatti, messa in discussione dal fatto che la donna aveva intrapreso una nuova convivenza con un altro uomo.

In caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio, i Giudici hanno ricordato, infatti, che: “Il parametro dell’adeguatezza dei mezzi rispetto al tenore di vita goduto durante la convivenza matrimoniale da uno dei coniugi viene meno di fronte alla instaurazione, da parte di questi, di una famiglia, ancorché di fatto, costituita da uno stabile modello di vita in comune, con la nascita di figli ed il trasferimento del nuovo nucleo in una abitazione messa a disposizione dal convivente”.
Dimostrata la convivenza viene meno il diritto all’assegno divorzile di mantenimento. Da ciò consegue l’immediata cessazione della corresponsione di quest’ultimo. Il ricorso del marito è stato, dunque, accolto e la sentenza cassata.

Attraverso un’attività investigativa a regola d’arte è possibile documentare in modo inequivocabile lo stato di convivenza. Ciò consente al coniuge separato o divorziato di ottenere lo sgravio dall’obbligo di corresponsione delle somme precedentemente dovute all’altro coniuge.